Andate a lavorare! [25.02.2008]
È polemica tra
il comitato organizzativo di Artesina e Dallarik che non risparmia accuse
su più fronti.
I fatti dicono che l’organizzazione ieri ha fatto acqua da tutte
le parti, ma questo non ha niente a che fare con le temperature primaverili.
Si comincia con un’ora di ritardo perché l’impianto
che dovrebbe portare gli atleti alla partenza non funziona. Le informazioni
che arrivano sono poche e contrastanti ma dopo un po’ pare ovvio
che non ci siano più le condizioni per lo svolgimento di entrambe
le gare previste.
All’unica che rimane in programma viene però accorpata
una fantozziana garetta di quartiere che sfoggia un campionario di umanità
da film dei Vanzina: dagli snowboarders in divisa di ordinanza da sgaruppati,
agli aggregati dell’ultimo momento, per intenderci quelli che
servono per riempire i posti sul pullman, senza casco e senza speranze,
per arrivare alla scena madre di un bimbo alla soglia dei 2 anni, bloccato
tra la seconda e la terza porta da un pianto disperato rivolto ad un
padre tanto edonista quanto irragionevole.
Quando la sagra finalmente si conclude sono le 11.30, il caldo ci mette
del suo e la pista palesa la ferite inferte: traiettorie improbabili,
fatte di scavi che ricordano i lavori alla metropolitana di Torino,
nel disinteresse dei commissari di pista che danno il via libera senza
pensarci due volte.
Quando Dallarik a metà gara finisce in una di queste voragini
fuori traiettoria, cade, si rialza, risale fino alla porta precedente
e riparte, arrivando al traguardo con un ritardo da “3000 siepi”.
La classifica ufficiosa riporta però il passaggio irregolare
di 2 porte.
Da qui la polemica del campione che sostiene di non avere saltato la
prima delle 2 porte contestate e di essere risalito fino alla seconda
prima di ripartire, come consentito dal regolamento.
A gettare benzina sul fuoco contribuisce la parziale ritrattazione dei
giudici di gara che in serata rivedono il referto contestando una sola
porta e anche la sospetta mancanza di immagini a suffragio del campione.
Ce n'è a sufficienza per aprire una indagine ufficiale come preannunciato
questa mattina dallo SCOregina. Insomma, stagione tormentata per il
campione uscente che si trova ada affrontare avversari previsti e avversità
imprevedibili.
Hanno detto
"La buona fede del giudice di gara sovrascrive la buona fede di
chiunque di noi" (Ale)