Ruisseau de la Ruda

Una breve forra suborizzontale, con molti tuffi e qualche scivolo. Scarse le difficoltà tecniche, splendido l'ambiente, nelle gole formate dal Golo, nel cuore del selvaggio Niolo.

Difficoltà: v3 a3 II
Periodo: maggio-settembre
Lunghezza: circa 1 km
Dislivello: 220 metri (780 - 560)
Calate: 5, calata più alta 13 metri
Ancoraggi: buoni - 2006
Tempi: 1h 15' avvicinamento + 2h 30' + 10' rientro
Navetta: 0 km
Materiale: 1 corda da 60 metri

 

Accesso: si abbandona a Francardo la strada nazionale che collega Corte a Ponte Leccia e si prende la D84 in direzione Calacuccia-Castirla. Dopo Castirla, percorsi ancora pochi chilometri, si entra nella splendida gola formata dal fiume Golo. A circa 7,5 km da Castirla si scavalca la Ruda. Circa 400 m prima del ponte si trova un comodo slargo sulla destra.

Avvicinamento: dal parcheggio si sale fuori sentiero (1 minuto) fino a raggiungere la vecchia mulattiera detta "Scala di Santa Regina" che percorre la gola pochi metri al di sopra della strada asfaltata. Giunti sulla mulattiera si cammina verso monte. Circa 150 metri prima di attraversare la Ruda un ometto segnala un evidente sentiero che sale ripido in direzione di un elettrodotto. Si sale per una buona mezz'ora, dopo di che il sentiero spiana e successivamente prosegue in una lenta discesa fino al ponte in pietra che segnala l'inizio del percorso torrentistico.

Rientro: dopo il tuffo dal ponte si risale in riva sinistra e si ripercorre la mulattiera fino all'auto.

Nota: canyon interdetto dal 1 ottobre al 30 aprile.

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