Bel fiume a carattere decisamente verticale. Fisicamente impegnativo anche per la faticosa progressione nel caos che divide la prima dalla seconda strettoia. Avvicinamento favoloso. Da fare assolutamente col bel tempo a causa della possibilità di caduta sassi nella seconda parte.

Accesso: esistono tre accessi diversi. Noi abbiamo usato il terzo.
1. Canalisation des Orangers da Sans-Souci (3h 30')
2. Belvedere du Maido (2h)
3. Rivière des Galets: dalla chiesa di Rivière des Galets (paese) esiste un servizio TAXI fuoristrada (Thibource 43-70-32) che fa servizio sul fondo della Rivière des Galets (fiume). La pista, circa 12 km, termina in località La Porte.

Avvicinamento: da La Porte si prosegue lungo il sentiero che percorre il fondovalle, in direzione Grand Place, fino ad una diga. Da qui in riva destra un ripido sentiero sale sulla sponda per pochi metri, fino ad incontrare una galleria. Oltrepassata la galleria si continua sul greto del torrente, superando uno stretto canyon in riva destra e, più avanti un altro canyon, meno evidente, in riva sinistra. Questo secondo canyon è l'uscita del percorso torrentistico. Si continua ancora in piano fino alle indicazioni per Ilet des Lataniers - Ilet des Orangers. Siamo a circa 50 minuti dalla partenza. Ora il sentiero comincia a montare violentemente in riva sinistra, spesso con l'aiuto di gradoni spaccagambe. Dopo circa 40 minuti di salita si giunge ad un colle a pochi metri da Ilet des Lataniers. Invece che entrare in paese si prosegue per Ilet des Orangers. Dopo una breve discesa si risale su un sentierino in stile peruviano fino ad attraversare la Grand Mère. Qua comincia il percorso.

Rientro: dall'uscita del canyon si ripercorre il letto della Rivière des Galets fino a La Porte (circa 45').