ATTENZIONE!
A monte della forra è presente uno sbarramento artificiale. |
Accesso
a valle: da Trento prendere la statale che percorre la Valsugana
fino al bivio per Strigno, superarlo stando sulla statale e raggiungere il centro di
Grigno, sul fondovalle. Posteggiare nella piazza del comune.
a monte: tornare al bivio per Strigno, oltrepassare il paese e
proseguire in direzione Castello Tesino - Pieve Tesino. Giunti a Pieve Tesino si gira a
destra in direzione di Cinte Tesino. Attraversato il piccolo borgo, subito fuori dal
centro abitato si incontra un bivio. Imboccare la strada a sinistra e subito dopo
prendere ancora a sinistra una stradina asfaltata in forte discesa. Dopo poche centinaia
di metri, ad un nuovo bivio, imboccare la strada asfaltata a destra (sempre più ripida)
che porta al "Maso di Luigino". Ora la starda diventa sterrata. Si continua
lasciando sulla destra una stradina in leggera salita, subito dopo si supera un palo con
un trasformatore ENEL e ancora dopo un maso leggermente in basso sulla sinistra. Lo
sterrato diventa ora ripido e tortuoso, si superano alcuni tornanti e quando la strada
rientra nel bosco si trova un parcheggio in corrispondenza di una curva verso sinistra. |
Avvicinamento: qua viene il
difficile. Si passa nel giardino del maso che è situato lungo la strada subito dopo il
parcheggio e si prende un sentierino che scende, restando inizialmente al di sopra della
strada sterrata da cui siamo arrivati. Dopo alcuni minuti si supera sulla destra una
cappelletta e pochi metri dopo si incontra la freccia con lindicazione
"Sentiero per il ponte del diavolo" (il ponte supera la forra ad unaltezza
di almeno 100 metri, non fatevi tentare dallusarlo come accesso alternativo).
Pochi metri dopo la freccia, una nascostissima traccia di sentiero scende a sinistra in
ripidissima discesa, allinterno del bosco. Si continua a scendere per la via di
massima pendenza, lasciando sulla destra un piccolo affluente del Grigno. Arrivati
sullorlo della forra una traccia leggermente più evidente risale in riva destra il
torrente, prima salendo e poi ridiscendendo (cengia stretta!) fino a trovare una catena, a
valle di una cascata, che ci permette di entrare sul fondo della forra. |
Rientro: poco
prima di arrivare al grande lago paludoso che si trova in corrispondenza
dellallargamento della valle si prende una strada sterrata che sale in riva
sinistra. Giunti sulla strada asfaltata si perocrrono pochi metri ed in corrispondenza di
una curva verso sinistra si prende una mulattiera che riporta in paese. |
Nota 1
Il Grigno è una forra estremamente
mutevole, soprattutto da quando i gestori della diga a monte hanno dovuto aumentare la portata minima rilasciata in alveo.
Le portate attualmente superano il metro cubo al secondo mentre
fino a pochi anni fa la portata era normalmente di circa 250 l/sec. Sul sito dell'Ufficio Dighe della Provincia Autonoma di
Trento, è possibile leggere i valori della portata aggiornati ogni 15 minuti:
http://www.floods.it/public/index.php
Nota 2 Ricordi del 1997...
Probabilmente noi trovammo la forra solo grazie all'amico, abitante del luogo, che ci aveva accompagnato fino alla prima catena. Il giorno precedente avevamo tentato l'accesso dal basso finendo per vagare nei boschi fra Grigno e Cinte.
Su questa scheda consigliavamo quindi di fare come noi: "Entrate alla Pro Loco di Cinte Tesino e chiedete informazioni.
Superate le difficoltà causate dagli istinti materni del personale, volti al tentativo di dissuadervi dato che ancora non si
capacita del perchè tanta gente voglia andare nel "Buco del Diavolo" (così
viene infatti chiamata la forra da queste parti), avrete l'informazione desiderata."
Ormai dal 2006 il percorso è stato riattrezzato nell'ambito del Progetto Procanyon e la via di accesso è molto battuta e segnata.
Nota 3 La targhetta situata alla prima calata che indica calata max 35 m si riferisce alla situazione della forra diversi anni fa prima della frana che ha modificato sensibilmente la forra alla seconda calata.
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