Vallon de Graon

Affluente di riva destra della Bendola. Percorso per ultrà del canyoning-avventura e per innamorati della Bendola in tutte le sue forme. In totale 12 ore di gita, di cui la metà per accesso e rientro. Il canyon (circa 3 ore) è piuttosto bello: tante calate e disarrampicate fra le concrezioni calcaree, qualche piccolo tuffo, una cascatona magnifica e un toboga perfetto. Dalla confluenza con la Bendola quasi 3 ore di randonnèe acquatica (nuoto, tuffi e marcia) portano al sentiero d'uscita.

Alcune immagini del percorso (da www.Descente-Canyon.com)

 

Difficoltà: v4 a3 V (compreso il tratto di Bendola)
Periodo: aprile-agosto
Lunghezza: circa 1 km
Dislivello: 400 metri (1125-725)
Calate: circa 18, calata più alta 57 m.
Ancoraggi: speditivi - 2011
Tempi: 4h 15' avvicinamento + 6h + 1h 30' rientro
Navetta: 0 km
Materiale: 2 corde da 60 metri

 

Accesso: all'uscita autostradale di Ventimiglia seguire le indicazioni per il Colle di Tenda (SS20). Si risale la Valle Roya e dopo Fanghetto si entra in territorio francese. La strada è quindi denominata N204 dai francesi e va seguita fino a raggiungere l'abitato di Breil. Dal paese si prosegue fino alla confluenza con il vallone della Bendola. Continuare fino al bivio per Saorgio Quartier Est / Madonna del Poggio. Si segue la strada in ripida salita e, circa 200 metri prima della chiesetta, si posteggia in corrispondenza di una curva da cui parte una pista sterrata, a volte chiusa da una sbarra (freccia n° 161).

Avvicinamento: si sale lungo la strada asfaltata fino al paese di Saorgio, appena giunti nel centro si trova la "balise" (freccia) n° 20, con indicazioni per la Baisse d'Anan. Si segue il sentiero segnato in bianco rosso passando per le "balise" 162, 163, 433, 164. Si giunge quindi alla balise 206, poco prima dei ruderi delle Bergeries d'Anan. Dai ruderi si lascia il sentiero e si taglia su vaghe tracce a mezza costa in leggera salita nel bosco, puntando alla cresta ben visibile dalla balise. La traccia passa la cresta a quota 1540 (termine dei 1000 metri di dislivello positivo…) e da qui diventa piuttosto evidente per un lungo tratto, ora in discesa. Si passano alcuni valloncelli secondari e la traccia torna praticamente invisibile quando si è ormai in vista di una seconda cresta. Questa seconda cresta va superata a quota 1250 (presente un grosso ometto). Da questo punto si vedono i valloni di Graon. Una traccia si inoltra nel bosco, prima orizzontalmente e poi in leggera discesa. Si prosegue sul ripido fianco della montagna per circa 500 metri, fino ad incontrare un valloncello secco da cui si accede al vallone vero e proprio, dove normalmente scorre l'acqua. Cartina e altimetro indispensabili!

Rientro: alla passerella della Baragne si esce in riva sinistra e si segue il sentiero che con ripidi saliscendi si dirige verso il Pont de Castou - Saorgio. Dal ponte si risale sulla strada sterrata e si prende a destra in salita verso la Madonna del Poggio.

Note:
1. attenzione alla portata della Bendola, a inizio stagione le strettoie possono essere problematiche
2. dalla passerella della Baragne si può continuare nel torrente scendendo per altre 2 ore la cosidetta "Bendola Mediane", splendida serie di corridoi allagati; in questo si esce invece poco prima del Pont de Castou in riva destra
3. la pista sterrata è percorribile in auto, risparmiando 1 ora al ritorno… a rischio multa
4. possibilità di navetta (circa 30 km) salendo in auto fino alla Baisse de Lugo: accesso ridotto a 2h 45' e dislivello in salita ridotto a circa 200 metri

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