Difficoltà: | v4 a2 IV |
Periodo: | da marzo a giugno |
Lunghezza: | circa 3 km |
Dislivello: | 550 metri (700 - 150) |
Calate: | 14, calata più alta 37 metri |
Ancoraggi: | sufficienti - 1996 |
Tempi: | 6h discesa + 1h 30 per il rientro (tenendo conto di eventuali perdite di sentiero) |
Navetta: | 15 km di strada a bassissimo traffico (autostop difficoltoso) |
Materiale: | 2 corde da 60 m |
Accesso |
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Avvicinamento: dal ponte scendere direttamente nel fiume. |
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Rientro: circa 20 dopo lultima calata da 37 m si incontra una zona in cui il letto del torrente è invaso da grandi massi (di grandezza nellordine del metro cubo). Pare che sulla destra esista un "nascostissimo sentiero" che riporta al ponte; noi non labbiamo trovato. Sono invece piuttosto evidenti i resti dei muretti a secco di una mulattiera che sale a sinistra. Bisogna seguire questa nulattiera per circa 20; il percorso è a mezza costa, parallelo al torrente, con una vegetazione piuttosto rigogliosa. Quando pensate di esservi persi vi troverete invece presso un ovile (a questo proposito può essere utile seguire le cacchette delle pecore che probabilmente vanno a bere nel Bacu) e da qui, in 5, su una strada sterrata. Imboccare la strada in discesa fino a giungere ad un affluente del Bacu, superarlo e circa 50 m dopo il guado prendere una sterrata sulla destra che velocemente riporta al ponte Coa e Serra. |
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