Rio Battilana

Percorso breve ma caratterizzato da una bella serie di verticali. L'ambiente è, come sempre in Val Cerusa, estremamente affascinante, con uno splendido avvicinamento ed un divertente rientro fra i laghetti del Cerusa.

 

Difficoltà: v4 a1 II
Periodo: primavera ed autunno dopo piogge intense
Lunghezza: circa 0,7 km
Dislivello: 255 metri (610-355)
Calate:

4, calata più alta 40 metri

Ancoraggi: sufficienti - 2007
Tempi: 1h 15' avvicinamento + 1h 30' discesa + 45' rientro
Navetta: 0 km
Materiale:

2 corde da 60 metri

Accesso: si lascia la autostrada A10 al casello di Genova Voltri. Si prende la SS1 Aurelia in direzione Savona, si attraversa tutta la delegazione di Voltri ed al termine, prima del ponte sul torrente Cerusa, si svolta a destra in direzione Fabbriche. La strada si inoltra nella valle per alcuni chilometri. Raggiunta Fabbriche si prosegue oltre fino alla frazione di Fiorino. Poco prima della piazza si svolta a sinistra su un ponte che conduce al piccolo cimitero.

Avvicinamento: dal cimitero si segue il sentiero segnato con rombo rosso che, passando sul vecchio ponte in pietra, porta a case Soggi. In alternativa si può seguire la strada asfaltata (chiusa da una sbarra) fino alla frazione. Si segue la strada che con ampio giro porta alle case (quota 450 m). Dietro le case si entra (cancello da richiudere!) in un pascolo recintato che si attraversa, incontrando un secondo cancello. Si prende a destra il sentiero segnato che sale a mezza costa in direzione nord, aggirando lo spartiacque tra la valle del Rio Secco e la val Cerusa. Poco oltre quota 500 si prende a sinistra, trascurando una traccia che prosegue in pianura. Si sale ancora per pochi minuti fino a raggiungere la base di una bastionata di roccia. Da qui il sentiero continua praticamente a mezza costa superando tre dorsali, fino a raggiungere il rio. Gli scarni corsi d'acqua che scendono dalle ripide roccia si assomigliano un po' tutti: per non sbagliare sappiate che 3 minuti oltre il rio Battilana si raggiunge l'alpeggio di Case Spravè, un rudere in mezzo ad un bel prato.

Rientro: giunti alla confluenza col Rio Gardonea si seguono le tracce di sentiero in riva destra, giungendo quindi alla confluenza col Rio delle Gave. Da qui il sentiero passa in riva sinistra e prosegue a mezza costa (a parte un breve tratto in discesa) fino a ricongiungersi col sentiero percorso all'andata, attraversando qualche casa contadina lungo il percorso.

Prima discesa:
25/11/2007 Silvia Carlarino, Marco Decaroli, Sara Morando, Nanni Pizzorni, Roberto Schenone

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